Comprendere meglio gli atteggiamenti e i comportamenti degli adolescenti? E’ sicuramente difficile, un compito molto arduo soprattutto per i genitori, ma non impossibile! La spiegazione è nel cervello: per comprenderli, dunque, è fondamentale conoscere i cambiamenti che avvengono in adolescenza a livello cerebrale.
Potremmo definire l’adolescenza come un periodo lungo e certamente complesso ma, allo stesso tempo, straordinario, caratterizzato da numerosi cambiamenti a livello fisico, relazionale, sociale e cognitivo, in cui si realizza gradualmente il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Si tratta di una fase della crescita estremamente importante e anche ricca di potenzialità, oltre che di difficoltà, sebbene ancora troppo spesso sia circondata da miti che finiscono per descriverla solo come una fase da superare il prima possibile, con la speranza di sopravvivere ad essa nel migliore dei modi.
Le scoperte delle neuroscienze ci aiutano a capire meglio gli adolescenti
“Non lo capisco, non lo riconosco più! Sembra un’altra persona ed è come se si fosse trasformato da un giorno all’altro, senza darci segnali, senza darci il tempo di prepararci a questa specie di onda anomala che stava per travolgerlo e travolgere anche noi genitori!”
Le scoperte in campo neuro-scientifico ci aiutano a comprendere meglio cosa accade in adolescenza, in particolare tenendo in considerazione le modifiche e i cambiamenti che avvengono a livello cerebrale: alla base dei comportamenti tipici degli adolescenti ci sono, quindi, precise ragioni neurologiche.
Comprendere questi aspetti è fondamentale per non stigmatizzare gli adolescenti, per evitare di attribuire loro determinate etichette o farci guidare soltanto da pregiudizi e luoghi comuni che rischiano di ostacolare ancora di più il rapporto con loro.
Comprenderli, invece, può permetterci di costruire relazioni più efficaci e di investire sulle loro potenzialità, in una fase in cui il loro cervello non è assolutamente spento o “con l’interruttore staccato” come spesso viene da pensare, ma è in realtà particolarmente recettivo.
Modifiche neurologiche e comportamenti adolescenziali
Durante l’adolescenza si verificano diverse modifiche in alcune specifiche aree cerebrali poiché si attivano dei processi che vanno a migliorare l’efficienza di elaborazione delle informazioni e la velocità di comunicazione dei neuroni. A partire dalla preadolescenza, fino ai vent’anni circa, si verifica, tra le altre cose, un processo detto PRUNING o “POTATURA SINAPTICA” che permette di conservare le connessioni neuronali importanti ed eliminare quelle che non si rivelano più necessarie.
Si tratta di un fenomeno che serve a migliorare l’efficienza neuronale e governare il caos e la confusione che sembrano regnare o avere il sopravvento nella mente adolescente: un po’ come accade quando si pota una pianta e si tagliano i rami più deboli per permettere a quelli importanti di crescere più forti.
Allo stesso tempo, è come se gli adolescenti vivessero in una sorta di continua TEMPESTA EMOTIVA, in cui ogni situazione è percepita e vissuta come assoluta, determinando reazioni emotive istintive, senza che vi possa essere una valutazione razionale. Così le emozioni vengono fuori in tutta la loro pienezza: la rabbia è esplosiva, la tristezza diventa disperazione, la gioia diventa euforia. Questo spiega la loro elevata reattività emozionale, l’impulsività, la sottovalutazione dei rischi, la ricerca del piacere a breve termine e la vulnerabilità all’uso di sostanze.
Comprendere i motivi, anche cerebrali e cognitivi, che portano l’adolescente a comportarsi quasi improvvisamente in maniera così diversa rispetto al passato, aiuta a non spaventarsi ed evita di adottare interventi controproducenti, che rinforzano la ribellione e creano maggiore distanza. Non dimentichiamo mai, inoltre, di considerare gli aspetti positivi dell’adolescenza e tutte le potenzialità che si nascondono in questo periodo di grandi cambiamenti.
Riferimenti bibliografici:
Siegel D. J. (2013). La mente adolescente. Raffaello Cortina Editore.
Articolo dal sito www.adolescienza.it del 3 settembre 2021