Area Educativa

I figli hanno bisogno di ascolto. Sentirsi ascoltati significa potersi fidare e sentire di essere importante per i genitori

“Mamma, devo proprio raccontarti una cosa molto importante. Ci diciamo la nostra giornata adesso?” chiede Sara, 4 anni, non appena spenta la lucina sul comodino perché è giunta l’ora di andare a dormire. Eppure, durante la cena, più volte le era stato chiesto se le facesse piacere raccontare qualcosa della sua giornata, senza ricevere risposta positiva.
“Certo, mi farebbe molto piacere e sono qui per ascoltare quello che ti va di dirmi!”, è stata la risposta mentre nella mente passavano commenti del tipo “proprio ora che deve dormire!”, “beh un’ora fa sarebbe stato perfetto!”, “ok prepariamoci ad andare a dormire più tardi stasera!”
Già, i nostri tempi, quelli dell’adulto, molto spesso non sono i tempi dei figli. Anche quando non raccontano subito qualcosa, a volte ci stanno solo dicendo che hanno bisogno di tempo per riflettere, capire meglio, scegliere ciò che è importante condividere. Magari nel momento in cui rivolgiamo loro le nostre domande hanno solo voglia di giocare, rilassarsi o fare altro. Vale per i bambini, ma vale anche per gli adolescenti.
Ai genitori spetta il compito di garantire ascolto e dialogo, anche quando ci si sente colti alla sprovvista o le confidenze arrivano in un momento che, secondo la mente dell’adulto, doveva essere destinato ad altro. Ascoltare i figli è fondamentale, è il primo passo per instaurare e mantenere aperta una relazione improntata sul dialogo e sul confronto, sin da quando sono piccoli: sentirsi ascoltati significa potersi fidare e sentire di essere importanti per l’altro. I figli hanno bisogno di fiducia, di sentire che mamma e papà sono lì per loro, per sostenerli e amarli sempre e che sono fiduciosi nelle loro capacità di far fronte alla vita.
Articolo tratto da facebook.com/osservatorioadolescenza
8 dicembre 2022
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